In due tempi che potranno coprire circa 12 mesi Edizione cambierà status di socio in Aspi, diventando un azionista di minoranza
di Marigia Mangano
In due tempi che potranno coprire circa 12 mesi Edizione cambierà status di socio in Aspi, diventando un azionista di minoranza
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In due tempi che potranno coprire circa 12 mesi Edizione cambierà status di socio in Aspi, diventando un azionista di minoranza.
Dopo un negoziato complesso l’accordo su Aspi è stato faticosamente trovato e ha come punto di caduta un profondo riassetto della catena societaria che per anni ha caratterizzato l’impero costruito dalla famiglia Benetton. Nella forma, con una struttura che a regime sarà assai diversa da quella attuale. E nella sostanza, con un peso del business delle concessioni che ne sarà fortemente ridimensionato.
Quanto alla forma, la catena societaria finora ha visto Edizione, la holding della famiglia di Ponzano Veneto, detenere direttamente il 30% di Atlantia che, a cascata, controllava l’88% di Aspi. Insieme ad Atlantia figurano nel capitale di Aspi anche Allianz e Silk road per una quota complessiva del 12%. In pratica la famiglia Benetton, indirettamente, ha finora avuto voce in capitolo su una quota di Aspi del 27% circa.
Lo schema dell’accordo con il Governo prevede due step alla fine dei quali Edizione si ritroverà con una quota diretta in Aspi del 10 11% circa. In un primo tempo Cdp e soci vicini entreranno in sede di aumento di capitale con il 51% in Aspi, mentre Atlantia scenderà al 37% con Allianz e Silk road fermi al 12%. In seconda battuta si procederà allo spin off e contestuale quotazione di Aspi che porterà Edizione a detenere, in quanto socio di Atlantia, l’11% circa della società autostradale. La nuova Aspi, il cui 50% sarà poi collocato in Borsa, vedrà così un cambio sensibile alla cabina di comando, con Cdp che andrà ad occupare la storica posizione della famiglia di Ponzano Veneto.